le mie stagioni



sabato 12 aprile 2014

La storia di Mariella

Mariella








Ore 9.00, al mercato del pesce di Vietri sul mare ,c'è un gran brulichio di persone che vanno e vengono: c'è chi è lì per comprare il pesce appena pescato, chi semplicemente per il piacere di ammirare la variegata prodigiosità del nostro mare…
All'ingresso principale c'è una vecchietta, di circa 70 anni, almeno così mi pare ma forse ne ha di meno , molto umile e dimessa.
Mi fermo e le chiedo quanto costano quei mazzetti di origano, che da noi è molto usato per fare le alici in tortiera.
Mi risponde che se ne prendo tre costano 2 euro; va bene, li prendo, e timorosamente le chiedo come si chiama: Mariella, mi risponde, con un sereno sorriso che lascia intravedere una bocca priva di alcuni denti
Intreccio con lei un breve dialogo, sempre timorosa di non invadere la sua riservatezza, ma Mariella incomincia a parlare con spontaneità di sé e della propria vita.
Era stata per pochi anni la moglie felice di un semplice pescatore imbarcato su di un peschereccio d'alto mare, ma il mare implacabile non sempre è benevolo con i suoi uomini, e accadde così che in una notte di febbraio durante una tempesta, il peschereccio naufragò al largo delle nostre coste trascinando con sé uomini, pescato e ahimè… tante altre cose.
Mariella ha perso il suo uomo ed è rimasta con il suo dolore e senza una lira.
Sapete, qui da noi il tasso di disoccupazione è molto elevato, e chi riesce ad ottenere un lavoro dignitoso , anche se è in nero, si può considerare una persona baciata dalla fortuna. Evidentemente, però, la fortuna si era dimenticata di passare dalla casa vicino al mare di questa povera donna che, a fatica, era riuscita a trovare un lavoro sottopagato e senza il normale versamento dei contributi.
Ora che Mariella non può più pulire le scale dei condomini a causa della sua età, e perché non ha più l'agilità e la sveltezza di una giovane donna, nessuno la cerca e la poveretta con la minima pensione sociale a malapena riesce a pagare l'affitto della casa. E per il resto?
Beh, Mariella si arrangia, ogni due giorni percorre con la sua vecchia bicicletta una vecchia strada che porta su in collina dove va a raccogliere l'origano e altre erbe selvatiche che poi vende, riposte accuratamente in una cassetta, al mercato del pesce.
Questa donna esiste realmente, non è frutto della mia fantasia, chi va al mercato la potrà riconoscere: è piccola di statura, magra, ha il viso emaciato, i capelli grigi, gli occhi neri e profondi, uno sguardo dolcemente triste ma dal quale traspare tanta serenità e tenerezza che la polizia municipale non la vede o meglio, venendo meno al proprio dovere, fa finta di non vederla.
Altri particolari: ella porta sempre una gonna lunga nera, una maglietta colorata, calze di lana bianche e scarpe nere senza tacco, e una collanina d'oro con una medaglia raffigurante l'immagine del suo amore.
Ho sentito spesso circolare la parola " umanità" e ognuno l'ha proposta con interpretazioni diverse .L'umanità vera è quella di Mariella; è di persone che, come lei, hanno vissuto e vivono la loro vita, con dignità, con umanità lontana dal benessere, senza lamentarsi mai, senza mai trascendere in scoppi di rabbia contro chi vive meglio di lei, ma dimostrando sempre vera benevolenza verso gli altri.

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